“fatta e fatta bene, disse quello che…..” proseguiva un vecchio detto non proprio di buon gusto. Per noi questa volta è stata fatta bene a metà: bene, direi anzi nel migliore dei modi, per quanto riguarda l’organizzazione e partecipazione della Contrada, meno bene per quanto riguarda il risultato. Francamente speravo e credevo che saremmo almeno risaliti sul palco, invece ci siamo fermati al gradino immediatamente sotto ma con un distacco che non ammette repliche. Peccato perché le canzoni premiate non sembravano così superiori, ma il Festival è sempre un rebus di ardua soluzione, cercheremo di individuare quella giusta nelle prossime occasioni. Detto ciò i verdetti vanno accettati serenamente, anche se comportano qualche delusione, quindi onore ai vincitori: il vantaggio accumulato sia in giuria tecnica che nel giudizio popolare dimostra in modo inequivocabile che la loro canzone è risultata ampiamente la più gradita.
La manifestazione, in dubbio fino all’ultimo per gli eventi atmosferici che hanno colpito la nostra zona, ha avuto un’ottima riuscita anche se, da voci raccolte, il numero degli spettatori complessivi ha subito una flessione. Sotto questo aspetto, da parte nostra c’è grande soddisfazione poiché siamo riusciti a confermare con un leggero aumento il numero dei biglietti venduti e questo, considerati anche i gravi momenti che stiamo vivendo, rappresenta un risultato ancora una volta lusinghiero. Anche la partecipazione al “dopo-festival” ha riscontrato la presenza di molti contradaioli oltre le più rosee previsioni a conferma della voglia di partecipare dei nostri ragazzi (e non solo ragazzi): la serata di sabato, per meglio dire la prima mattina di domenica, è stata una festa che ripaga ampiamente degli sforzi fatti; unico neo il fatto che la divisione in sale separate ha penalizzato un gruppo di contradaioli rimasti un pò “isolati” dal resto della Contrada: per questo chiedo scusa a quanti si sono trovati in questa situazione di disagio ringraziandoli sentitamente per lo spirito di adattamento e comprensione dimostrata.
Voglio poi ringraziare quanti, e sono tanti, hanno contribuito alla buona riuscita: in primo luogo Matteo Becucci che ha sentito l’impegno come uno di noi restando pienamente soddisfatto dal sostegno e calore ricevuto e un pò deluso per il risultato che avrebbe voluto migliore; subito dopo Giulio Iozzi per l’impegno ed il tempo dedicato a rendere il nostro pezzo più accattivante; la nostra direttrice d’orchestra Sara Montagni che alla prima esperienza nel nostro Festival ha subito colto con professionalità e simpatia lo spirito della nostra manifestazione; poi l’intera Commissione Festival (vero motore della nostra organizzazione) che ha svolto un lavoro eccellente
sotto l’accorta guida del Capo Commissione Monica Bandoni; gli altri componenti il Consiglio che si sono attivati per ricoprire le incombenze via via presentatesi; i giovani ancora una volta ammirevoli per la loro organizzazione del tifo al palazzetto; Elisa la nostra Miss; Simone Puttuolo che ha svolto il servizio nelle tre serate del Festival; i contradaioli tutti per la partecipazione ed il calore dimostrato. Infine due parole (ma non più di due) di ringraziamento a Adriano Bandoni che, anche se un pò “casinista”, si è speso nell’organizzazione e nel tenere i rapporti con Matteo e Giulio in modo encomiabile: il pomeriggio di sabato scorso a casa sua ne è la riprova precisando però che chi ha fatto il lavoro di preparazione del pranzo è stato ancora una volta il nostro amico Maurizio detto “Volpe”.
Un saluto a tutti con l’augurio e la speranza che il prossimo Festival ci possa dare maggiore soddisfazione.
Approfitto dell’occasione per fare i migliori auguri di Buona Pasqua a quanti non sarà possibile farlo personalmente.
Giampiero Boccelli