A nome mio e del Consiglio tutto, porgo i più sinceri Auguri di Buone Feste a tutti.
Giampiero Boccelli
Omnium Domina Es
A nome mio e del Consiglio tutto, porgo i più sinceri Auguri di Buone Feste a tutti.
Giampiero Boccelli
Il Gruppo Musici e Sbandieratori Contrada La Madonnina, nato con lo scopo di propagandare l’immagine del Palio dei Micci è parte integrante della Contrada La Madonnina aricchendone il proprio Corteo Storico.
Il Gruppo, che veste costumi dai colori giallo-blu risalenti all’epoca medioevale del 1350-1450, comprende anche un nutrito settore giovanile ed è composto attualmente da circa 50 elementi tra sbandieratori, tamburini e chiarine, ripropone in una fantasmagorica cornice di colori e suoni, la sensazione di immergersi in un’immagine storica fra le più suggestive della nostra bella terra toscana.
Grazie alla preparazione costante durante tutto l’anno dei nostri atleti, ed alla versalità di prestazioni acquisita con anni di esperienza, il Gruppo Sbandieratori e Musici Contrada La Madonnina può animare dalle semplici sagre paesane e feste locali, fino ad importanti cerimonie e fiere di qualsiasi genere.
Viene chiamato a dare una nota di colore a congressi, cerimonie ufficiali ed eventi speciali quali inaugurazioni, matrimoni ed accoglienze in centri turistici e commerciali. La propria caratteristica è maggiormente rappresentata in manifestazioni a carattere storico quali palii, disfide e corteggi storici. Può esibirsi in svariate situazioni: in limitati spazi, in locali chiusi, in movimento durante un percorso, ma riesce ad esaltare le proprie doti coreografiche di insieme, che lo contraddistinguono, quando si esibisce in ampie piazze, presentando, in contemporanea ai corali giochi di bandiere, inconsuete ed affascinanti coreografie dei musici.
Lo spettacolo normalmente eseguito è suddiviso in rappresentazioni individuali e di squadra degli sbandieratori, accompagnate dalla musica storia di tamburini e chiarine, che con le loro musiche d’epoca e coreografie, ne esaltano la spettacolarità degli esercizi offrendo allo spettatore un immaginario viaggio nel passato, sulle orme della nobile arte della bandiera, mantenendo viva una delle più affascinanti tradizioni italiane e riscuotendo ovunque unanimi consensi per la bellezza dei suoi costumi e la qualità delle sue esibizioni ottenendo numerose affermazioni nei principali Tornei e gare nazionali.
Il Gruppo Musici e Sbandieratori Contrada La Madonnina partecipa all’attività della Federazione Italiana Sbandieratori – Antichi Giuochi e Sports della Bandiera (F.I.S.B.), sotto l’egida del Gruppo Sbandieratori e Musici Palio dei Micci, costituito nel 1966 ed assieme ai gruppi sbandieratori e musici delle singole Contrade rappresenta il Palio dei Micci di Querceta.
Potete seguire le attività del Gruppo Musici e Sbandieratori Contrada La Madonnina attraverso la pagina facebook ufficiale.
Per chi desidera entrare a far parte del nostro gruppo, o richiedere la sua partecipazione e collaborazione per qualsiasi tipo di Manifestazione, troverete i recapiti nella pagina contatti.
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Responsabile Sbandieratori Under 15 | Calissi Alessandro |
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Responsabile Chiarine Under 15 e Palio | Pellegrini Michele |
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Responsabile Tamburi Under 15 | Lanè Anna |
Responsabile Trofeo Meccheri | Sbragia Giulia |
Sede Sociale: Via Madonnina dei Pagliai, 16
55047 – Querceta (LU)
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Presidente | Giampiero Boccelli | |
Vice-Presidente | Adriano Bandoni | |
Segretaria | Marzia Venè | |
Vice-Segretario | Luca Garfagnini | |
Cassiere | Fabio Venè |
Adriano Bandoni | Alessandro Bertellotti |
Antonio Bonuccelli | Daniele Martinelli |
Dino Poli | Eleonora Fornari |
Eleonora Matana | Elisabetta Marcuccetti |
Emanuela Paolicchi | Fabio Venè |
Federico Giannini | Giovanni Agostini |
Giulia Mutti | Lorenzo Fontanini |
Lorenzo Lanè | Luca Garfagnini |
Martina Capovani | Marzia Venè |
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Simone Puttolu |
Miss Palio | Giulia Mutti |
Festival | Adriano Bandoni |
Staffetta | Federico Giannini |
Musici e Sbandieratori | Lorenzo Fontanini |
Palio - Corteo Storico | Eleonora Matana |
Palio - Tema | Paola Alessandrini |
Palio - Corsa | Alessandro Bertellotti |
Torneo | Giovanni Agostini |
Social | Eleonora Fornari |
Sagra | Adriano Bandoni e Antonio Bonuccelli |
COMMISSIONE MISS PALIO: Giulia Mutti, Diletta Bacci |
COMMISSIONE FESTIVAL: Adriano Bandoni, Antonio Bonuccelli, Eleonora Fornari, Giulia Mutti, Roberta Venè |
COMMISSIONE STAFFETTA: Federico Giannini, Fabio Venè, Giovanni Agostini, Sara Lanè |
COMMISSIONE MUSICI E SBANDIERATORI: Lorenzo Fontanini, Anna Lanè, Diletta Bacci, Federico Ceragioli, Federico Fiorillo, Giulia Mutti, Lorenzo Lanè, Nicola Ercolini |
COMMISSIONE PALIO - CORTEO STORICO: Eleonora Matana, Dino Poli, Elisabetta Marcuccetti, Emanuela Paolicchi |
COMMISSIONE PALIO - TEMA: Paola Alessandrini, Adriano Bandoni, Alessandro Bertellotti, Antonio Bonuccelli, Daniele Martinelli, Eleonora Fornari, Ginetto Ercolini, Luca Garfagnini, Martina Capovani, Sara Lanè |
COMMISSIONE PALIO - CORSA: Alessandro Bertellotti, Antonio Bonuccelli, Lorenzo Casini, Lorenzo Fontanini, Luca Garfagnini |
COMMISSIONE TORNEO: Giovanni Agostini, Daniele Martinelli, Fabio Venè, Federico Giannini |
COMMISSIONE SOCIAL: Eleonora Fornari, Alessandro Bertellotti |
COMMISSIONE SAGRA: Adriano Bandoni e Antonio Bonuccelli |
La copertina del primo numero de “Il Pagliaio” uscito il 31 Maggio 1987 in occasione del 32° Palio dei Micci
Eccoci qui…..…
..A riprendere una tradizione iniziata nel lontano 1987, quando il 31 maggio veniva pubblicato per la prima volta “Il Pagliaio”, il giornalino della Contrada “La Madonnina”, nato con il nobile intento di far conoscere e pubblicizzare le attività e le finalità della Contrada stessa.
Il giorno dell’esordio su “Il Pagliaio” veniva scritto: “… La Contrada non deve essere intesa patrimonio di pochi ma come bene comune, di tutti, dove tutti devono sentirsi partecipi e trovarvi la giusta collocazione”.
Questo “storico momento”, fortemente voluto dal nuovo Consiglio, riteniamo sia il modo per rievocare le manifestazioni passate, gli eventi che si sono succeduti, le vittorie, le delusioni, gli aneddoti, e quant’altro ognuno di noi possa raccontare per esperienza diretta o per sentito dire dai suoi cari, affinché la tradizione del Palio dei Micci e, con essa la storia della Contrada “La Madonnina”, possa essere tramandata nel tempo, insieme a tutti coloro che ne avranno fatto parte.
Dicevamo l’anno 1987, quando in una splendida giornata di sole e sotto gli sguardi di una folta partecipazione di pubblico, a trionfare nella Staffetta Podistica delle Contrade erano ancora i colori giallo-blu, al termine di un emozionante duello con gli atleti della Quercia, dove venne stabilito fra l’altro il record della corsa col tempo di 30’06”, ed allora eccoli i nostri magnifici otto: Agostini Giovanni, Verona Alberto, Marcuccetti Pietro, Lenzi Giancarlo, Consigli Alessandro, Bertonelli Massimiliano, Tosi Luigi, Orlandi Fabrizio.
Quell’anno, prima del Palio, ci fu una gran polemica fra chi voleva la manifestazione in paese e chi invece voleva continuarlo al campo sportivo del Buon Riposo, valorizzato dal punto di vista scenografico.
Una volta, oltre al palco araldico, c’era la torre della campagna nonché la porta asinara dall’altra parte del campo e, le mura di recinzione, nel giorno del Palio, sarebbero dovute apparire merlate, con palcature per gli armati, il perimetro e le tribune addobbate con festoni di fiori e di alloro, tutto doveva essere imbandierato……. E allora nacque:
“Tanto fumo, poco arrosto”
Udite, udite! La nuova Pro Loco è nata!
Finalmente! Il Palio più bello
E più grande sarà (paraponziponzipà).
Ed ecco si muovon le schiere,
commissioni e commessi si danno da fare.
L’Aurelia chiudiamo,
la piazza più grande facciamo,
ed il Palio a Querceta di nuovo portiamo.
Nascon progetti di ingegneri e architetti.
Ma quella sera, ahimè, triste e nera,
una voce si ode in fondo alla sala.
Cari signori, ma siamo impazziti?
La testa al paziente non bisogna tagliare
per il suo aspetto voler migliorare.
Cala il silenzio, funerea atmosfera,
chetata di colpo la massa ciarliera.
Vuoi vedere che quel tizio ha ragione!
Borbotta il Grande Consiglio,
dopo un momento di riflessione.
Tutto sbagliato, tutto da rifare:
le commissioni di nuovo mobilitare.
Si spremon di nuovo i cervelli,
di idee ne escon a corbelli.
Dopo giorni di duro lavoro:
CI SIAMO! Gridano in coro.
L’idea giusta una sola è:
il Palio lasciamolo com’è!
Con un pizzico di fantasia, e molta verità,
la mia storia finisce qua.
E il lettore con me sia clemente
se di prosa o poesia v’è poco o niente.
il Massimo de’ Roni
Ringraziamo fin da ora tutti coloro che vorranno collaborare a “Il Pagliaio”, convinti che possano solo far crescere questa Contrada e contribuire a diffondere quello spirito di aggregazione che sempre ci ha contraddistinto, un ringraziamento, in modo particolare, rivolto ai giovani che sempre più numerosi si stanno avvicinando ai nostri colori.
Bonuccelli Antonio
Alfieri Tessa è un maestro: il nostro Maestro. È chiaro quindi che spesso ci si rivolga a lui per i più disparati consigli. In occasione di questo Cinquantesimo, gli ho chiesto di scrivere “due righe” per questo giornalino. Dal suo ben fornito “cilindro” invece, è uscita una rarità: il verbale della prima riunione del Primo Consiglio Direttivo di Contrada. Non sò quante altre consorelle se ne possano vantare; noi lo possiamo, e quello che segue ne è il testo integrale; chiuso da un auspicio dello stesso Alfieri.
Dal verbale della riunione si ricava che: “Prende la parola il Sig. Salvatori Giorgio il quale apre la seduta rivolgendo un plauso di ringraziamento al Cav. Landi Giocondo, ideatore e finanziatore della Contrada della Madonnina nell’edizione del Palio dei Micci del 1957 e a quanti con lui hanno collaborato.
Passa quindi ad illustrare ai presenti la maiuscola prestazione fornita dalla Contrada, classificatasi seconda al Festival della Canzonetta, ma moralmente vincitrice come ben tutti sanno, e la prima posizione nella Corsa dei Micci, e quindi detentrice dell’ambito Palio, nonché dello spirito antagonistico che ha suscitato negli animi di tutti i contradaioli della piana versiliese.
Prende poi la parola il Sig. Orlandi Alfio, il quale fa un’ampia illustrazione del programma dei festeggiamenti predisposti dal Comitato della Pro Querceta e da qui l’opportunità di aver costituito il comitato della Contrada, nonché di eleggere un consiglio direttivo di amministrazione, spiegando le modalità di votazione per l’elezione dei candidati, precedentemente scelti da una commissione elettorale, sostituibili con altri nominativi di loro preferenza.
Si passa quindi alla votazione e risultano eletti:
Presidente e Capo Contrada:
il Sig. Landi Giocondo.
V. Presidente e V .Capo Contrada:
il Sig. Tessa Alfieri.
Segretario:
il Sig. Bazzichi Pietro.
V. Segretario
il Sig. Garfagnini Sesto.
Cassiere
il Sig. Maggi Angelo.
Revisori dei Conti:
i Sigg. Quadrelli Ivo e Scalessi Mario
Revisore dei conti straordinario:
il Sig. Pellegrini Pellegrino.
Prende quindi la parola il neo Presidente e Capo Contrada Cav. Landi Giocondo il quale commenta l’utilità di stanziare una quota fissa mensile a seconda delle proprie possibilità, permettendo così al Consiglio di Amministrazione di fare un bilancio preventivo di entrata. La questione dopo ampie discussioni viene approvata all’unanimità.
Si passa quindi al punto 3) dell’ordine del giorno concernente il collocamento della sede sociale della contrada. Prese in esame le proposte dei consiglieri Quadrelli Ivo e Leonardi Mirano i quali mettono a disposizione del comitato una stanza della propria abitazione, prende la parola il Sig. Tessa Alfieri, il quale dopo aver illustrato l’opportunità di avere un luogo di riunione appartato propone di scegliere la stanza messa a disposizione dal Sig. Leonardi Mirano, la quale presenta i requisiti richiesti. La proposta viene accettata da tutti i presenti.
Il Sig. Landi Giocondo propone di eleggere presidente onorario della Contrada della Madonnina il Poeta Garibaldo Alessandrini. Ma da vari consiglieri viene rilevata l’opportunità di costituire un comitato d’onore composto oltre che dal suddetto Poeta, dai Sigg.: Leonardi Cav. Alfredo, Giannelli Dr. Giuseppe, Rossetti Sig. Maurizio, Maggi Ing. Natale, Barsotti Sig. Gino, Sig. Salvatore Rag. Marino, Tarabella Arch. Licio. Tale proposta viene rinviata ad altra convocazione del Consiglio.
Il Sig. Tessa Alfieri propone di affidare al Sig. Salvatori Giorgio l’incarico di redigere le parole per la canzonetta ufficiale della contrada per il Palio del 1958. La proposta viene accettata dal Comitato e quindi il Sig. Salvatori Giorgio accetta l’incarico.
Vari componenti del Comitato vedono l’opportunità di fare delle bandierine di stoffa con i colori della contrada e con l’effige della Madonna, simbolo della contrada e accettata l’idea viene dato l’incarico al Sig. Tessa Alfieri di presentare un bozzetto per l’approvazione da parte del Comitato.
In precedenti riunioni del Comitato provvisorio fu rilevata l’opportunità di inviare una lettera circolare con cedola di adesione a tutte le famiglie della Contrada. Ripresa in esame questa idea viene accettata e quindi si passa alla elaborazione della bozza da inviare in tipografia.
A richiesta di vari membri del Comitato viene deliberato di far stampare le tesserine da distribuire a tutti gli aderenti alla Contrada. Tale proposta è accettata all’unanimità.
Non avendo altro da deliberare la seduta viene chiusa alle ore 23,45.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Bazzichi Pietro Landi Giocondo
Questa era la nostra Contrada al momento della sua fondazione, ma poi grazie all’impegno e alla passione che noi giovani del tempo sapemmo trasmettere alle successive generazioni che fedelmente ci seguirono negli anni, la nostra Contrada è viva e vegeta, ed è merito di questi nostri successori se sono stati raggiunti alti livelli nei risultati delle varie manifestazioni.
Nel 2005 sarà festeggiata la cinquantesima edizione del Palio, e attualmente la nostra Contrada detiene il maggior numero di vittorie, che sappiamo ammontare a dodici, davanti alle inseguitrici: il Ponte con nove vittorie e la Lucertola con otto, dopo essersi aggiudicata il primo Palio nel 1956.
Siamo ormai vicini alla prossima edizione, proprio quella del cinquantesimo, data importante nell’albo delle vittorie, motivo per cui un traguardo così prestigioso deve essere conquistato, e allora coraggio e avanti a tutta forza, perché nessuno deve perdersi di coraggio. Auguri e in bocca al lupo!!! I contradaioli attendono la tredicesima vittoria!
Da Tessa Alfieri, AUGURI!
Da un articolo di Luca Garfagnini apparso su “Il Pagliaio” in occasione del 50° Palio dei Micci (8 Maggio 2005).
Le parole di Tessa Alfieri furono di buon auspicio per la nostra Contrada che quell’anno, con il fantino Angelo Oppito ed il suo fedele miccio “Merlino”, vinse il 50° Palio dei Micci conquistando appunto la tredicesima vittoria della Contrada “La Madonnina” nella Corsa dei Micci.
Quello che segue è un articolo di Alfieri Tessa apparso su “Il Pagliaio” edito in occasione del 34° Palio dei Micci del 1989, e ci permette di apprendere le origini della Contrada la Madonnina, raccontate direttamente da colui che ne fu l’ideatore ed il principale promotore. Si tratta di un documento di notevole importanza per tutti coloro che desiderano sapere di più sulla storia della nostra Contrada.
Questa gloriosa Contrada, che vanta il maggior numero di vittorie al Palio dei Micci, trae la sua origine, quale toponimo, da un quadretto che portava raffigurata l’immagine della Madonna; si dice rinvenuto, nel 1347, da una soave fanciulla di nome Geltrude, forse dimenticato da un pellegrino in un pagliaio della zona, esattamente nel punto in cui ora sorge la chiesetta omonima.
Come contrada del Palio dei Micci si chiama ora: “La Madonnina”, ma all’inizio si presentò col nome di “Madonnina dei Pagliai”, assumendo il nome del suo territorio, quello che si estende intorno alla chiesetta, trovandosi questa nel suo centro ideale. Sotto questo aspetto nacque ufficialmente nel 1957, se pure, già nel 1956, ebbe un primo approccio con la nostra manifestazione storico-folkloristica: se chiudo gli occhi, nella mia mente, ancora appare la figura smilza di Martino (si trattava di Martino Simonelli, che era accompagnato da suo fratello Salvatore, ndr), un appassionato contradaiolo del tempo, che sulla Via Aurelia, la domenica 18 marzo di quel 1956, più o meno davanti all’abitazione degli Alessandrini, per sua iniziativa del tutto personale, cammina verso Querceta centro, punto di raduno delle contrade partecipanti al primo Palio dei Micci.
Martino aveva appoggiato su una spalla un bastone, con legato ad una estremità un ciuffo di paglia, e quello gli penzolava dietro le spalle; al suo fianco destro gli dava il passo un somarello, per noi “miccetto”, appariva assai melenzo, era poco più grande di una pecora e lo teneva legato con una funicella, come fosse un cane al guinzaglio.
Naturalmente a Querceta non fu accettato, ritenendolo non idoneo alla corsa, così restarono in lizza sei contrade: Querceta-Centro (poi “La Quercia”), il Marzocchino (poi “Il Leon d’Oro”), Ripa (poi “La Lucertola”), Ranocchiaio (poi “Il Ranocchio”), Ponte di Tavole (poi “Il Ponte”) e infine Pozzi-Cascine (poi “Il Pozzo”), non si era ancora costituita “La Cervia”.
Dopo questo esordio poco fortunato nasce ufficialmente, come contrada, “La Madonnina”, ma col nome già citato in precedenza, e ciò avviene nel febbraio del 1957, in effetti un anno dopo, avendo come inizio la sera del sabato 2 del detto mese.
Già al principio del nuovo anno, a cura del Comitato Cittadino “Pro-Querceta”, era stato indetto un concorso canoro, ed erano state invitate le contrade suggerendo ad esse di partecipare al Primo Festival della Canzone di Contrada, e tale gara canora già era disciplinata da un regolamento che prevedeva, fra l’altro, la consegna delle composizioni inedite, complete di musica e parole, entro il 31 gennaio.
Intanto, in quel lontano mese di gennaio, ed eravamo intorno alla metà dell’ultima settimana, due contradaioli del Marzocchino, nelle persone di Menchini Carlo, che era anche Presidente del Comitato Cittadino “Pro-Querceta”, e del Garfagnini Ennio, passarono dalla mia abitazione per invitare me e mia moglie al Veglionissimo di Carnevale, organizzato da loro contradaioli del Marzocchino nella “Pista Moderna”, che i Viacava gestivano a Ripa.
In casa mia dissero che già aveva assicurata la partecipazione del Landi Giocondo con la sua signora Marietta, noi non eravamo ben disposti a partecipare alla festa, da anni disertavamo sale da ballo, comunque per non deluderli ci avremmo pensato.
Alla famiglia Landi, che pure visitarono, dissero che noi saremmo stati presenti e allora, questi, subito accettarono. Il giorno dopo, parlando con i signori Landi, nostri amici e vicini di casa, capimmo il trucco usato per convincerci, tuttavia, data l’amicizia che ci legava a Carlo e ad Ennio, e dopo la cortese insistenza esercitata su di noi dai Landi, che ci informarono anche della presenza di Salvatori Giorgio con la signora Rita sua moglie, accettammo l’invito.
La sera del 2 febbraio 1957, data importantissima per le origini della Contrada La Madonnina, ai bordi della sala pista da ballo, nel locale già detto, ci sedemmo ai lati di un tavolo che ci avevano riservato. Presto ebbero inizio le danze, io e mia moglie ballammo e negli intervalli, mentre conversavamo divertiti, al nostro tavolo, con una certa frequenza, esplodevano tappi di bottiglie di spumante, che allora rigurgitavano schiuma in abbondanza, e anche qualche schizzo.
Quella sera l’amico Landi era veramente Giocondo, di nome e di fatto, stappava felice le bottiglie per offrire il saporoso e frizzante nèttare ad amici e conoscenti, restandosene seduto al tavolo con la Marietta sua moglie. Ma una cosa l’aveva ben fissa nella testa, giacché appena partito da casa espresse il desiderio di voler eleggere la reginetta della serata, non badando a spese.
Il Giorgio Salvatori, invece, era triste e nervoso, restò amareggiato dopo che il Bigi Nello, della contrada Ranocchiaio, non gli aveva accettato la canzone che, con il Viti Giuseppe, gli aveva preparato, ormai avendone presentata un’altra. Quella sera, fra un ballo e l’altro, l’amico Giorgio cercava qualcuno per piazzare la sua canzone, ma ormai le contrade già avevano provveduto entro la scadenza del 31 gennaio, pur sapendo che era valida una proroga fino al giorno dopo, domenica 3 febbraio.
A quel punto ebbi un’idea e mi rivolsi al Landi per suggerirgli di far nostra la canzonetta rifiutata, per presentarla a nome di una nuova contrada, che poi avremmo dovuto organizzare nel nostro territorio di residenza, visto nella Madonnina dei Pagliai, il denaro che avrebbe impegnato quella sera per la reginetta avrebbe potuto metterlo a disposizione per la confezione dei pochi costumi richiesti, per la partecipazione al Palio dei Micci, programmata per la domenica 17 marzo 1957, in seconda edizione dopo quello del 1956.
E così, dopo questo suggerimento, furono gettate le basi per le origini della Contrada La Madonnina, anche se allora si chiamava semplicemente “Madonnina dei Pagliai”. Con quella soluzione riprese la sua allegria anche il Giorgio Salvatori, che la sera stessa ebbe confermata da Dino Tarabella, responsabile dell’organizzazione del Festival programmato, che il giorno dopo avrebbe accettato la canzone, ultima presentata nei termini di regolamento.
Da quel momento, seduti intorno al tavolo, promettemmo di collaborare in quel senso, e subito decidemmo di convocare tutti i giovani volenterosi del vicinato per il sabato successivo. Giocondo chiamò il fotografo che scattò la foto ricordo, per immortalare quel momento storico, foto qui riprodotta, per vedere, da sinistra verso destra: il sottoscritto con davanti sul tavolo il foglio dattiloscritto nel testo della canzonetta, segue Anna mia moglie; quindi Giorgio con sua moglie, signora Rita; e infine la signora Marietta, col suo Giocondo che chiude la fila.
Dopo la foto anche Giorgio, con più slancio, si dedicò alla danza, pensando alle modifiche da apportare al testo poetico, in modo da adattarlo alla nuova Contrada, poi, nei momento di pausa, fra un ballo e l’altro, con la sua stilografica cambiava parole e perfino frasi intere, cancellando e riscrivendo, finché nacque per la Madonnina dei Pagliai: ”O baldo miccettino”.
Il sabato successivo, 9 febbraio, l’ufficio della Ditta Landi Giocondo & C. era affollato di gioventù contradaiola, quei giovani entusiasti ascoltarono quanto gli esponemmo, alla fine la contrada “Madonnina dei Pagliai” era nata, per colori furono adottati il giallo della paglia e il blu-azzurro dal manto della Madonna, ritenendo giusta una bordatura in rosso. Ho ancora presenti i nomi dei partecipanti, ma lunga sarebbe la lista per elencarli; essendo la famiglia dell’allora ing. Maggi Natale la più rappresentativa nel territorio, ricorderò in nome di tutti il figlio Maggi Angelo, perché nel suo modo di fare mi rimane impresso, infatti, sornione, ogni tanto si faceva una risatina che sembrava di soddisfazione. In seguito durante i successivi e frequenti incontri in casa mia, spesso sfogliava i giornaletti di mio figlio e si gustava i fumetti di topolino e compari, finché non esplodeva nelle solite divertite risatine.
Sono passati ormai tanti anni, da allora, alcuni sono già morti, comunque con la nostra iniziativa credemmo di valorizzare il Palio, anche per la soddisfazione della presidenza dell’allora Comitato Cittadino “Pro-Querceta”. Come principio cercammo di fare del nostro meglio, ma non fummo capiti, oggi ispirandosi a un grande, direi: forse questa contrada non si aveva da fare, perché piuttosto di essere bene accolti a qualcuno si dette fastidio, la riprova è il fatto che troppo spesso, a quei tempi, fummo castigati e i vari retroscena ce li hanno confermati dopo diversi anni.
Noi abbiamo resistito! Giovani d’oggi, andate avanti e resistete anche voi!
Da un articolo di Alfieri Tessa apparso su “Il Pagliaio” in occasione del 34° Palio dei Micci (28 Maggio 1989).